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TITOLO: Jonathan Strange & il Signor Norrell (Jonathan Strange & Mr Norrell)
AUTORE: Susanna Clarke
ANNO: 2007 (prima edizione Bloomsbury 2004, prima edizione italiana Longanesi 2005)
CASA EDITRICE: Tea Due
LUOGO: Milano
PAGINE: 887
TRADUZIONE: Paola Merla
GENERE: fantastico, storico
REPERIBILE IN: italiano
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Primi dell’Ottocento, Gilbert Norrell vive da solo ad Hurtfew Abbey intento solo ai suoi studi di magia e alla conservazione della sua preziosa biblioteca, quando riceve una lettera da due esponenti dell’Accademia di York, un circolo di gentiluomini dediti allo studio (ma non alla pratica) dei testi di magia scritti secoli or sono. I due maghi richiedono la sua consulenza per scoprire qual è la causa della scomparsa della magia in Inghilterra, ma Norrell risponde loro: «Non posso aiutarvi, signore, perché non comprendo la domanda. È una domanda errata, signore. La magia non è morta in Inghilterra. La pratico io stesso.» A questa notizia l’Accademia, scettica, richiede una dimostrazione e Norrell li accontenta offrendogli uno spettacolo senza pari: anima le statue della cattedrale di York che iniziano a parlare tutte insieme sovrastandosi l’un l’altra. Dopo l’avvenimento la fama di Norrell cresce rapidamente e lui decide di stabilirsi a Londra per mettere in atto quella rinascita della magia inglese tanto auspicata nei suoi lunghi anni di studio.
edizione Longanesi 2005 copertina bianca
La fama rispettabile e la nuova posizione di consigliere di personaggi altolocati lo avvicinano al ministro degli Esteri Sir Walter Pole, in procinto di sposarsi ed estinguere i debiti cronici con la dote della sposa. Ma a tre giorni dalle nozze la giovane muore improvvisamente e Norrell è chiamato a compiere una delle sue magie. Il mago invoca una creatura fatata per riuscire a riportare in vita la ragazza. Appare lo spirito di un gentiluomo dai capelli lanuginosi vestito di verde, ed è con costui che Norrell stringe un patto per cui il gentiluomo lo aiuterà a resuscitare la giovane sposa in cambio del possesso su metà della vita di lei. L’accordo è compiuto e la futura Lady Pole effettivamente si risveglia, ma non è più la stessa: lo sguardo vacuo e l’aria assente, la noncuranza per tutto ciò che accade attorno a lei sono l’esatto opposto della dama piena di vita che c’era prima al suo posto. Dal momento del risveglio ogni notte Lady Pole è costretta dal gentiluomo dai capelli lanuginosi ad accettare la sua ospitalità nella tenuta di Senzasperanza, dove è costretta a danzare tutta la notte senza riposo.
In quegli stessi anni, un giovane gentiluomo di nome Jonathan Strange progetta di chiedere in moglie la signorina Arabella Woodhope, una giovane sensata con la testa sulle spalle, al contrario del fidanzato perdigiorno che è alla ricerca di un’occupazione in cui impiegare il suo tempo in maniera proficua, scartando però tutte le possibilità che via via gli vengono in mente. Ma l’incontro con un mendicante infreddolito di nome Vinculus è decisivo: l’uomo si dichiara mago e tale reputa anche Strange recitandogli una profezia:
«Due maghi appariranno in Inghilterra.
Il primo avrà paura di me; il secondo vorrà trovarmi;
il primo sarà governato da ladri e da assassini
il secondo cospirerà per distruggere se stesso.
Il primo seppellirà il suo cuore in un bosco oscuro
sotto la neve, ma continuerà a sentire il suo dolore.
Il secondo vedrà ciò che gli è più caro
in mano al suo nemico…»
L’incontro impressiona Strange a tal punto che pensa di farsi mago per colpire Arabella con la determinazione a dedicarsi a qualcosa di serio e di erudito e, straordinariamente, la giovane trova che sia un’ottima idea per la carriera del fidanzato. Ben presto i due si sposano, si trasferiscono a Londra, ed è qui che avviene il primo incontro tra Strange e Norrell. Le loro vite sono intrecciate a loro insaputa: sono destinati ad essere prima allievo e maestro e poi contrari e nemici. I due più grandi maghi inglesi (e forse gli unici di quel secolo) si impegnano ad aiutare il proprio paese nella guerra contro Napoleone, ma le loro strade e quelle di molti altri dovranno scontrarsi con il gentiluomo dai capelli lanuginosi, che nel frattempo riesce ad intrappolare a Senzasperanza altri sventurati assieme a Lady Pole.
edizione Longanesi 2005 copertina nera
Su tutti aleggia il ricordo delle mirabili imprese portate a termine secoli or sono da John Uskglass, il Re Corvo: il più grande mago di tutti i tempi, allevato nei regni fatati e divenuto il sovrano di queste e quelle terre, l’unico che riuscì a comprendere l’unione tra due mondi così diversi e a farsi rispettare da entrambi, venendo poi ricordato come una leggenda. Non si sa che fine fece il Re Corvo, solo sparì e i Regni fatati vennero dimenticati, così come le Strade del Re che li univano all’Inghilterra. Ma se Strange e Norrell fossero in grando di riportarvi la magia insieme, che cosa accadrebbe?
Un fantasy alquanto insolito, tra storia e fantastico, che fa riassaporare il gusto della leggenda, della fiaba e dei ricordi di miti e credenze persi nel tempo. Il tutto raccontato in tono ironico e mai pesante nonostante le ampie digressioni su particolari o personaggi secondari. La storia è narrata come una ricostruzione della vita e delle imprese di Strange e Norrell, infatti spesso lunghe note a fondo pagina descrivono la finta bibliografia utilizzata dai due maghi nei loro studi o quella di cui si sarebbe servito il fantomatico autore del Jonathan Stange & il Signor Norrell per comporre la sua opera o, ancora, riportano le leggende (inventate) che nel folclore inglese parlano del Re Corvo. Susanna Clarke crea un mondo immenso dove il minimo dettaglio è parte integrante del grande meccanismo della storia, a cui prendono parte un numero impressionante di personaggi, tutti ottimamente delineati e mai stereotipati (a me è piaciuto moltissimo Childermass). L’originalità della trama, i personaggi, i dettagli e l’ironia sono la forza di questo libro che, nonostante la lunghezza, non mi ha annoiato un momento continuando a stupirmi quando meno me l’aspettavo. Fa venire voglia di rileggerlo immediatamente per cogliere ancora una volta la vastità di questo grande quadro. Dopo averlo letto, John Uskglass è diventato una leggenda anche per me. Consigliatissimo.
L’edizione è accompagnata qui e là da alcune evocative illustrazioni in bianco e nero di Portia Rosenberg, che potete trovare anche sul suo sito qui http://www.portiarosenberg.com/gallery_166282.html
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UN ESTRATTO:
«Che cosa mai sta cercando di fare?» bisbigliò Stephen Black.
«Oh, sta cercando di evocarmi!» dichiarò il gentiluomo dai capelli lanuginosi. «Vuole rivolgermi ogni sorta di domande sulla magia! Ma non c’è nessun bisogno di parlare a bassa voce, mio caro Stephen, non può né vedervi né udirvi. Come sono ridicoli questi maghi inglesi! Fanno tutto in modo così strampalato! Davvero, Stephen, guardare questo individuo mentre tenta di operare una magia è come osservare un uomo che sieda a tavola per pranzare, con la giacca alla rovescia, una benda sugli occhi e la testa dentro un secchio! Quando mai mi avete visto fare sciocchezze del genere? Salassi e parolette scribacchiate su un foglio? Quando voglio operare qualche incantesimo mi limito a parlare con l’aria o con le pietre, con i raggi del sole, con il mare o con qualunque altra cosa e li prego educatamente di aiutarmi. E dato che i miei rapporti di alleanza con questi potenti spiriti sono stati istituiti migliaia di anni fa, sono tutti felicissimi di accontentarmi.»
«Capisco», disse Stephen. «Però, sebbene sia ignorante, questo mago ha avuto successo. Dopotutto voi siete qui, signore, non è così?»
«Sì, direi di sì», ammise il gentiluomo in tono irritato. «Ciò non toglie che la magia che mi ha portato qui sia goffa e inelegante. E poi, a che gli serve? A nulla! Io non mi faccio vedere da lui e lui non conosce la formula per costringermi a farlo. Stephen! Presto! Voltate le pagine di quel libro! Non c’è un soffio d’aria nella stanza e rimarrà sbalordito in modo incredibile! Ah! Guardate che faccia ha fatto! Ha un mezzo sospetto che siamo qui, ma non riesce a vederci. Ah, ah, ah! Come si arrabbia! Dategli un pizzicotto sul collo! Penserà che sia stata una zanzara!»
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UN ALTRO ESTRATTO (da una delle note):
Il racconto forse più fantastico sul ritorno di John Uskglass è quello di un marinaio basco, un sopravvissuto della Invincibile Armada spagnola. Dopo che la sua nave era stata distrutta dalle tempeste sulle scogliere della lontana costa settentrionale dell’Inghilterra, il marinaio e due compagni, che erano riusciti a salvarsi, fuggirono verso l’interno. Non osavano avvicinarsi ai villaggi, ma era inverno e il terreno era gelato; temevano di morire di freddo e, giunta la sera, trovarono un edificio di pietra deserto su un pendio elevato di terra brulla e ghiacciata. All’interno era quasi completamente buio, ma dalle aperture in alto sulle pareti si intravedevano le stelle. Si sdraiarono per terra e si addormentarono.
Il marinaio basco sognò che un re lo stava guardando.
edizione Bloomsbury 2005
Si destò. Sopra di lui tenui raggi di luce grigiastra penetravano nelle tenebre invernali. In fondo, all’altro capo della stanza, gli parve di vedere una pedana di pietra e man mano che la luce aumentava vedeva qualcosa sulla pedana: una sedia o un trono; un uomo seduto sul trono, un uomo pallido in viso con lunghi capelli neri, avvolto in un manto nero. Terrorizzato, il marinaio svegliò i compagni e mostrò loro l’inquietante spettacolo. Sembrava che l’uomo li stesse guardando, ma non si muoveva, non muoveva nemmeno un dito; tuttavia nessuno di loro pensò che non si trattasse di un uomo vivo. Corsero incespicando alla porta e fuggirono attraverso i campi gelati.
Ben presto il marinaio perse di vista i suoi compagni. Uno morì di freddo e di crepacuore entro la settimana, l’altro, deciso a tentare il ritorno nel golfo di Biscaglia, si incamminò verso sud e nessuno ne seppe più nulla. Ma il marinaio basco rimase in Cambria, dove fu accolto in alcune fattorie. Divenne garzone in una di queste e sposò una ragazza di una fattoria vicina. Per tutta la vita raccontò la storia del granaio di pietra sull’alta collina e i suoi nuovi amici e vicini gli spiegarono che l’uomo seduto sul trono era il Re Corvo. Il marinaio basco non ritrovò più il granaio di pietra, né lo trovarono i suoi amici o qualcuno dei suoi figli.
Per tutta la vita, ogni volta che entrava in un luogo buio, diceva: «Vi saluto, signore, e vi do il benvenuto nel mio cuore», in caso il pallido re dai lunghi capelli neri fosse seduto nell’oscurità ad aspettarlo. Nelle vaste regioni dell’Inghilterra settentrionale mille e mille tenebre, mille e mille luoghi accolgono il Re. «Vi saluto, signore, e vi do il benvenuto nel mio cuore.»
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RETRO DI COPERTINA:
Viveva un tempo in Inghilterra un re allevato dalle fate. Un’epoca di grandi prodigi che nella Londra di inizio Ottocento sembra ormai materia di leggende. Nelle vie londinesi riecheggia però un’antica profezia attribuita al sovrano che annuncia una nuova era di portenti. E a breve giunge in città Gilbert Norrell, capace di far rivivere gli antichi fasti della magia grazie ai suoi poteri straordinari. Misantropo, scorbutico e dotto, vorrebbe porre le sue arti al servizio del governo nella guerra contro Napoleone. E quale migliore occasione per mettersi in evidenza che riportare in vita la moglie di un importante ministro, da poco scomparsa? Il destino della giovane donna sarà il filo conduttore del romanzo, insieme al rapporto fra Norrell e Jonathan Strange, eccentrico gentiluomo che ha da poco intrapreso la carriera magica. Prima maestro e allievo, poi antagonisti in uno scontro che assume toni sempre più foschi, i due troneranno ad unirsi nella più pericolosa delle imprese… Ma la drammatica profezie è davvero destinata a compiersi? Il ritorno della magia sul suolo britannico vale un sacrificio così grande?
Sospeso tra sogno e realtà, grottesco e tragedia, cronaca e fantastico, uno straordinario affresco d’epoca cui non manca un tocco di autentico humour inglese.
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Il mio voto:
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LINK UTILI:
Pagina Wiki (ita) http://it.wikipedia.org/wiki/Jonathan_Strange_%26_il_signor_Norrell
Pagina Wiki (eng) http://en.wikipedia.org/wiki/Jonathan_Strange_%26_Mr_Norrell
Per saperne di più su Susanna Clarke http://it.wikipedia.org/wiki/Susanna_Clarke
Per leggere i commenti di altri lettori sbirciate qui edizione cartonata bianca 2005, qui edizione cartonata nera 2005 e qui edizione tascabile rossa 2007
Un’intervista a Susanna Clarke http://www.sfsite.com/02a/su193.htm
Recensione di Jonathan Strange & il Signor Norrell su FantasyMagazine http://www.fantasymagazine.it/libri/5468/jonathan-strange-e-mr-norrell/
Sito ufficiale di Portia Rosenberg http://www.portiarosenberg.com/
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Tag: fantasy, Jonathan Strange & il Signor Norrell, Portia Rosenberg, Susanna Clarke